L’Ipertensione è una condizione ampiamente diffusa nella popolazione occidentale e rientra tra i principali fattori di rischio cardiovascolari. La pressione sanguigna è costantemente regolata da vari sistemi che fanno si che i suoi valori si mantengano nella norma (120/130 la pressione sistolica, 70/80 quella diastolica). E’ noto come un’eccessiva assunzione di sale (cloruro di sodio) provochi ritenzione idrica e conseguente aumento della pressione. Un ruolo positivo invece pare avere il Potassio (K), fondamentale per ripristinare l’equilibrio della pressione sanguigna.Numerosi studi collegano la scarsa assunzione di potassio con un aumento del rischio di ipertensione e rischio di ictus.
Il Potassio è un elettrolita elemento fondamentale del nostro corpo usato costantemente dalle nostre cellule e serve a permetterne il corretto funzionamento. Vi sarà sicuramente capitato di aver sentito dell’utilizzo di bustine contenti Potassio e altri minerali come il Magnesio per recuperare da stati di particolare spossatezza e faticabilità. Recenti studi però danno una visione su un nuovo ruolo fondamentale del Potassio poiché una sua scarsa concentrazione sarebbe correlata ad aumenti della pressione sanguigna. Il valore normale di Potassio nel nostro sangue, definito come Potassiemia o Kalemia, va da 3,5 a 5 milliequivalenti per litro. Il Potassio se contenuto in questo range ottimale può essere un importante alleato nel trattamento dell’ipertensione. Si è dimostrato come un trattamento suppletivo di questo elettrolita abbia ridotto di circa 5 punti il livello di pressione massima (la sistolica) e di 2,5 quella minima (la diastolica). I numeri possono sembrare modesti, ma se si pensa che si tratta di una sostanza presente in molti alimenti e quindi facilmente reperibile si può capire come sia un aiuto sano, economico e privo di effetti negativi. Il suo effetto sembra quindi adattabile a tutti gli stati di pre-ipertensione, ovvero quelle condizioni in cui si ha un aumento moderato dei livelli pressori. Particolarmente a rischio sono i pazienti in trattamento con farmaci diuretici usati proprio per trattare varie patologie cardiologche, tra cui proprio l’ipertensione. Alcuni diuretici causano infatti un’eliminazione di Potassio attraverso le urine causando di fatto una riduzione dei livelli di Potassiemia e conseguente rischio ipertensivo. Sembra quasi un effetto paradosso di questi farmaci. Da qui l’importanza di dare integrazioni di K per evitare uno sbilanciamento negativo. L’assunzione stimata sicura e adeguata giornaliera di potassio, come stabilito dalla commissione per le dosi giornaliere raccomandate, è 1,9-5,6 grammi. Buone fonti di Potassio sono:
- Cioccolato fondente
- Banane, una banana di medie dimensioni contiene circa 400mg di Potassio
- Kiwi
- Uva, fresca o essiccata, 100 gr di uva secca contengono 800mg di K
- Fagioli, tutti i legumi contengono K, ma i fagioli in particolare
- Patate, anche la loro buccia
- Funghi
- Noci e frutta secca in generale
- Spinaci, 100 gr contengono circa 600mg di K
- Avocado, ricco non solo di Potassio ma anche di Omega 3 che fa bene per il colesterolo